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ALPIEDI Ledro Alps Trek

In cammino sulle cime della Riserva di Biosfera Alpi Ledrensi e Judicaria

( Tione di Trento, 31 Luglio 2020 )

Provate a prendere una cartina delle Alpi Ledrensi, seguite con un percorso immaginario la linea delle cime che costellano il nostro territorio e provate a fare due conti; troppo difficile?

Ci siamo informati noi per voi: 101,8 km totali, dislivello totale 5600 metri, altezza minima 400 metri, massima di 400 metri, 5 tappe disponibili e un solo nome ALPIEDI Ledro Alps Trek”.

Un “su e giù” continuo delle nostre cime alla scoperta delle particolarità che rendono i nostri luoghi così unici e riconosciuti a livello mondiale.

Come potete vedere anche nel comodo libretto o nella mappa curato dalla SAT Storo, Ledro e Riva del Garda, con il coordinamento della Rete Riserve Alpi Ledrensi, il sentiero si sviluppa in cinque tappe di cui ora proveremo a darvi una velocissima descrizione.

La prima tappa, Storo-Tremalzo, tanto per partire leggeri, è  27 chilometri con circa 1400 metri di dislivello positivo, che ci portano dalla piana di Storo, fino ai pascoli di Malga Alpo, luogo ricco di storia legata ai Carbonér di Bondone; da li si riparte spediti fino a Bozza di Cablone, dove è possibile osservare la Val Vestino, un tempo terra trentina ed ora bresciana; ripreso fiato si riparte verso Cima Tombea, carica di funeste leggende e ricca di un fiore relitto dell’ultima glaciazione la Saxifraga Tombeanensis. Raggiunta oramai la quota massima si prosegue sulla mulattiera militare che costeggiando la Val Lorina degrada verso il passo Tremalzo, dove ci si può finalmente riposare e fermare per la notte.

La seconda tappa, Tremalzo-bivacco Arcioni, vi permetterà di riposare un po’ le gambe dopo il grande dislivello del primo giorno. Potremo definirla la tappa “mediterranea” del nostro percorso in quanto il sentiero costeggia le cime che coronano il lago di Garda; gli ambienti che si trovano sono dei più vari, secchi e aridi nei versanti sud, umidi freschi a nord, mentre è molto facile incontrare una delle più grandi amanti del sole benacense, ossia la Vipera Comune (Vipera Aspis).

Alla Baita Bonaventura Segala a circa metà tappa, è possibile rifocillarsi per scendere poi in direzione Lago di Ledro e Biacesa, dove riguadagnando un po’ di quota si arriva al bivacco Arcioni, dopo la bellezza di 23 km e 8 ore di marcia

Arriva così la tappa intermedia: dal bivacco Arcioni fino al Rifugio Pernici, in un percorso di circa 12 chilometri con un dislivello positivo di circa 1000 metri. Questa tappa ci dona delle viste impressionanti sul Lago di Ledro, come quella da Cima Oro, ma ci permette anche, essendo a metà del Ledro Alps Trek, di vedere quasi tutto il territorio delle Alpi Ledrensi e Judicaria. Per gli amanti della natura e soprattutto della flora è da segnalare la località Dromaè, che in primavera offre una delle più belle e diversificate fioriture delle Alpi Ledrensi. Dopo essere passati su sentieri che portano ancora i segni delle battaglie della Prima Guerra Mondiale si arriva al Rifugio Pernici che vi accoglierà con un lauto pasto (consigliata per gli escursionisti affamati la polenta, caponec e altre leccornie locali) per farvi poi dormire nelle sue comode e confortevoli stanze.

Per la penultima tappa i creatori del percorso hanno pensato a collegare il rifugio Pernici con il bivacco Campel; 18 chilometri senza grandi dislivelli e mai sotto i 1600 m. di quota.

Questa tappa ci consente di capire veramente quanto il nostro territorio sia ricco di paesaggi diversificati: sulla cima del monte Tofino è possibile vedere contemporaneamente, il gruppo dell’Adamello, il gruppo dolomitico del Brenta, tutte le Alpi Ledrensi, la zona della Judicaria e dulcis in fundo, il paesaggio “mediterraneo” del Lago di Garda. Non può mancare in una tappa così area la conquista del monte Cadria che con i suoi 2254 metri di altezza è la vetta più alta della zona. Scendiamo di quota costeggiando lo spartiacque fra Valle del Chiese e Val di Ledro e finalmente arriviamo al bivacco Campel dove potrete pernottare e riposarvi.

L’ultima tappa, che chiude questo fantastico anello, ci riporta in una discesa a fil di cima verso la piana creata dal fiume Chiese. Passiamo bocca Giumella, il monte Palone, arrivando fino al passo Giovo, dove scorgiamo i paesi di Condino e Cimego; si prosegue ancora in un su e giù fino ad arrivare a Malga Monsur recentemente ristrutturata dove potete fermarvi nell’accogliente bivacco; qualche centinaio di metri e sarete sui ripidi pendii della Rocca Pagana, da cui poi tramite sentieri nel bosco, passando per la zona della Bastia e della Chiesa di San Lorenzo, sarete nuovamente a Storo, dove potrete considerare concluso il vostro viaggio.

Cinque giorni estremamente intesi, una scarpinata sulle magnifiche creste delle nostre valli, un’occasione per comprendere al meglio il nostro magnifico territorio.

Vi lasciamo con questo auguri del mitico Mario Rigoni Stern “Basterebbe una passeggiata in mezzo alla natura, fermarsi un momento ad ascoltare, spogliarsi del superfluo e comprendere che non occorre poi molto per vivere bene".

Buona passeggiata!

Cartina ALPIEDI
Cartina ALPIEDI
 
Tappa Storo con scorcio su Tremalzo
Tappa Storo con scorcio su Tremalzo
 
Metà del percorso
Metà del percorso
 
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