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Montagne

Due specifiche aree montuose, ciascuna con proprie caratteristiche, contraddistinguono la Riserva di Biosfera Alpi Ledrensi e Judicaria. A Nord in territorio tipicamente alpino si trovano le Dolomiti di Brenta con quote elevate che superano in diversi casi i tremila metri sul livello del mare. Le rocce sono sedimentarie, calcaree e dolomitiche, fatta eccezione per la parte sud-occidentale del gruppo dove emergono le rocce del basamento cristallino e le successioni antecedenti la deposizione della dolomia, avvenute oltre 200 milioni di anni fa ma portata alla luce solo durante l'orogenesi delle Alpi. La quota più elevata è raggiunta dalla Cima Tosa (m 3.173 slm), vetta più alta delle Dolomiti di Brenta, che supera di poco Cima d'Ambiez (m 3.101 slm), Cima d'Agola (m 2.959 slm) e la cima di Vallon (m 2.968 slm).

A meridione della conca delle Giudicarie Esteriori, invece, si trovano le Alpi di Ledro, formatasi in epoca più recente rispetto alle Dolomiti, che coronano l'omonima valle, assumendo i connotati di transizione tra l'ambiente prealpino a Sud e le Alpi propriamente identificate a Nord. Questi rilievi montuosi sono costituiti da roccia prevalentemente sedimentaria, come calcari, dolomie, marne, arenarie e argille, la cui abbondanza ha favorito lo sviluppo di fenomeni carsici, visibili nelle forme di grotte, sorgenti, forre e cascate particolarmente numerosi in questa zona.

Cima Tosa
Cima Tosa
(foto di Archivio fotografico PNAB)
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