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Le Dolomiti del Trentino Patrimonio naturale dell'Umanità UNESCO

Nel 2009 il Comitato del Patrimonio Mondiale UNESCO ha inserito le Dolomiti nella prestigiosa Lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Si tratta di un "bene seriale" composto da nove sistemi montuosi ricadenti nelle province di Trento, Bolzano, Belluno, Udine e Pordenone per un totale di 234.422 ettari di estensione. Tra le motivazioni che hanno spinto i giudici a conferire questo illustre riconoscimento vi sono l'inconfondibile bellezza dei rilievi dolomitici, soprattutto all'alba e al tramonto quando assumono il caratteristico colore rosato, e la straordinaria importanza geomorfologica e geologica di queste montagne, vere e proprie testimoni della storia del nostro pianeta.

Nel 2010, in accordo con UNESCO, viene istituita la Fondazione Dolomiti UNESCO allo scopo di garantire un'efficace gestione del bene, incoraggiare lo sviluppo sostenibile nell'area e favorire la creazione di una rete dei soggetti territoriali che amministrano i territori nei quali ricadono le Dolomiti.

Il Trentino ospita ben 4 dei 9 siti seriali di cui uno per intero, le Dolomiti di Brenta, interamente inserite nel Parco Naturale Adamello Brenta, l'unico situato a ovest della Valle dell'Adige.

Questo eccezionale gruppo montuoso si caratterizza per l'imponenza e la maestosità delle sue cime tra cui il Campanil Basso, il Crozzon di Brenta, Cima Brenta e Cima Tosa, la vetta più alta con i suoi 3.173 m. La parte meridionale del gruppo di Brenta è inserita pienamente nel territorio della Riserva della Biosfera Alpi Ledrensi e Judicaria. Le caratteristiche uniche delle Dolomiti possono essere scoperte nei numerosi centri visitatori del Parco Naturale Adamello Brenta, tra cui l'area Rio Bianco a Stenico.

La Val Brenta
La Val Brenta
(foto di Archivio fotografico PNAB)
Escursione tra le vette delle Dolomiti di Brenta
Escursione tra le vette delle Dolomiti di Brenta
(foto di Archivio fotografico PNAB)
Il logo della Fondazione Dolomiti UNESCO
Il logo della Fondazione Dolomiti UNESCO
(foto di Archivio fotografico PNAB)
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